martedì 12 gennaio 2016

scienze

BIOLOGIA:
Una ricerca italiana propone nuovi approcci metodologici allo studio della variazione nei livelli di modularità, caratteristica ritenuta alla base dell’evolvibilità: http://pikaia.eu/alla-scoperta-della-modularita-degli-organismi/

ASTRONOMIA:
Le costellazioni sono raggruppamenti formati da moduli, ovvero stelle che appaiono vicine.
Una costellazione è ognuna delle 88 parti in cui la sfera celeste è convenzionalmente suddivisa allo scopo di mappare le stelle. I raggruppamenti così formati sono delle entità esclusivamente prospettiche, a cui la moderna astronomia non riconosce alcun reale significato.
I nomi delle stelle

MATEMATICA:
Le forme modulari sono oggetti matematici con infiniti gradi di simmetria (rotazione, traslazione). La caratteristica principale delle forme modulari (che determina poi gli infiniti gradi di simmetria) è che esse sono espresse attraverso quattro dimensioni, le cui coordinate sono date da numeri complessi. Infatti se ad un oggetto comune (come un quadrato) corrispondono due dimensioni (x,y), ad una forma modulare corrispondono sì due dimensioni, ma a ciascuna di queste corrisponde un piano complesso, ovvero un piano definito da un asse reale e uno immaginario; avremo quindi il piano (X_{r};X_{i}) e (Y_{r};Y_{i}). Questo rende impossibile disegnare il grafico di una forma modulare.

FISICA:
I vettori sono comunemente usati in fisica per indicare grandezze che sono completamente definite solo quando sono specificati sia una magnitudine (o modulo) che una direzione ed un verso rispetto ad un altro vettore o un sistema di vettori.[2] Le grandezze che possono essere descritte in questo modo sono chiamate grandezze vettoriali, in contrapposizione alle grandezze scalari che sono caratterizzate unicamente dallo loro magnitudine.

CHIMICA:
La click chemistry è una filosofia della chimica introdotta da Barry Sharpless nel 2001, e si riferisce alla possibilità di sintetizzare sostanze complesse in modo semplice e rapido, unendo molecole più piccole. Questo tipo di reattività si ispira alla natura, che operando per lo più in ambiente acquoso produce una enorme varietà di molecole complesse a partire da poche molecole di base.
Per fare parte della click chemistry, le reazioni devono (o dovrebbero idealmente):
-essere modulari e versatili
-dare rese molto elevate
-formare prodotti secondari inoffensivi
-essere stereospecifiche
-portare a prodotti stabili in condizioni fisiologiche
-essere efficienti dal punto di vista della economia atomica.

FISIOLOGIA e MEDICINA:
Il cervello modulare: L’architettura dei processi mentali umani è costituita da componenti distinte (moduli). Il sistema cognitivo è modulare, nel senso che vi sono diversi elaboratori cognitivi indipendenti. Una lesione cerebrale danneggia tipicamente solo alcuni di questi moduli, lasciando intatti gli altri. I moduli sono associati a strutture neurali localizzate; non sarebbero invece modulari i processi “centrali” come la memoria, il ragionamento e la soluzione di problemi. (per saperne di più)

ANTROPOLOGIA:
Modelli della mente e processi di pensiero : il dibattito antropologico contemporaneo: "Modularità e pertinenza : come può una mente massivamente modulare essere flessibile e sensibile al contesto? " libro di Dan Sperber

METEOROLOGIA:
un generatore climatico modulare: http://www.agroscenari.it/public/upload/pubblicazioni/2_Donatelli_AIAM2009_15_17_06_2009.pdf

ECONOMIA:
"La modularità e il suo potenziale ruolo nelle imprese": La gestione dell'approccio modulare e le criticità, le opportunità e i rischi legati alla modularizzazione.
Libro di Manuel Bordignon

ARCHEOLOGIA:
"Pumapunku" è parte di un ampio complesso o gruppo di monumenti del sito di Tiwanaku, in Bolivia. In Aymara, il suo nome significa “La porta del Puma”. Nel campo di rovine si trovano blocchi che arrivano a pesare sino a 130 tonnellate. Pare quindi che ci si trovi davanti ai resti di parecchi edifici. Però è insolita la forma delle pietre, lavorate in modo così preciso da poter essere unite l'una all'altra in diversi modi, paragonabili a un moderno sistema modulare. Per fissare le pietre venivano infatti utilizzate delle cambrette di metallo, metodo conosciuto dagli archeologi dopo gli scavi di Delfi, città dell'antichità dove risiedeva uno tra i più famosi oracoli di tutti i tempi.

ANATOMIA:
Le Protesi Modulari o endoscheletriche sono protesi realizzate attraverso l’utilizzo di moduli tubolari in acciaio, carbonio o titanio, che svolgono funzione portante, raccordando il componente funzionale della protesi (il piede, il ginocchio, l’articolazione d’anca…) con l’invasatura, ovvero la parte a più stretto contatto col corpo, decisiva per la deambulazione così come per il comfort. Le protesi modulari hanno sostituito quasi completamente le protesi tradizionali, in legno o resina, in cui era la parete stessa della protesi ad avere funzione portante.

PSICOLOGIA:
La teoria della mente modulare di Fodor (inizio anni '80) ha avuto un notevole impatto sui ricercatori interessati allo studio dello sviluppo cognitivo, perché ha suggerito l'esistenza di un forte legame tra la tesi innatista e il carattere dominio-specifico della cognizione, descrivendo l'architettura della mente come vincolata da un'architettura innata, rigida e immutabile, altamente dominio-specifica.

MINERALOGIA:
I minerali argillosi oppure minerali delle argille sono i minerali, formati da numerosi strati, costituenti delle argille. Sono tutti dei fillosilicati e vengono classificati in quattro gruppi principali, in base alla struttura cristallografica: 
A due strati T-O (tetraedrico-diottaedrico), a tre strati T-O-T (tetraedrico-diottaedrico-tetraedrico), a quattro strati T-O-T-O (tetraedrico-diottaedrico-tetraedrico-triottaedrico) e a strati misti.

INFORMATICA:
Un modulo, in informatica, è un componente di un più vasto sistema, che opera in quel sistema indipendentemente dalle operazioni di altri componenti. I moduli forniscono una separazione tra le interfacce e la implementazione. Una interfaccia di un modulo esprime gli elementi che sono forniti e necessari al modulo. Gli elementi definiti in una interfaccia sono visibili agli altri moduli. L'implementazione contiene il codice operativo che corrisponde agli elementi dichiarati nell'interfaccia. I linguaggi che supportano esplicitamente il concetto di modulo includono Ada, D, F, Fortran, Pascal (alcuni derivati), ML, Modula-2, Python e Ruby. Il sistema IBM i (nominato come AS/400 e iSeries) utilizza i moduli nel suo RPG, COBOL e CL quando si programma nel suo ambiente ILE.

ZOOLOGIA:
Le api costruiscono la loro casa, l'alveare, utilizzando la cera che viene prodotta da speciali ghiandole che hanno sull'addome. La casa è composta da vari favi costruiti uno accanto all'altro, la forma è appiattita, a semicerchio allungato. Ogni favo (modulo) è suddiviso in tantissime caratteristiche celle esagonali perfettamente regolari.

ECOLOGIA:
In ecologia, il genet è un organismo che inizia la propria vita come zigote unicellulare e che darà poi origine ad un organismo modulare (alghe, coralli, spugne, etc.), cioè un organismo che si accresce mediante la ripetuta produzione di moduli a formare una struttura ramificata, complessa e difficilmente prevedibile.
Dunque, il modulo è un membro di una unità modulare di un clone, non avente la capacità di condurre un'esistenza indipendente se separato dall'organismo parentale.
Invece, si parla di ramet quando si vuole identificare un membro di una unità modulare di un clone, avente però la capacità di condurre un'esistenza indipendente se separato dall'organismo parentale: è il caso della Lemna minor, o lenticchia d'acqua.






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